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#3.1.2 ESEMPI RILEVANTI

Si capirà che quella che segue è solo una selezione dei gruppi e degli artisti effettivamente attivi in Italia, la lista è a grandi linee divisa in insiemi di estetiche e stili.

Motus
Motus. From ‘NellaTempesta’. © Luca Chiaudano & Corrado Gemini

TEATRO VISUALE

Romeo Castellucci è in cima alla lista sin dagli anni Ottanta. Da quando la compagnia Socìetas Raffaello Sanzio, di cui è cofondatore, si è poi smembrata, i suoi membri continuano a realizzare progetti molto importanti come artisti solisti e Castellucci è tuttora il più importante artista teatrale (e di opera) italiano vivente.(www.raffaellosanzio.org). In qualche modo incarnando l’eredità di Raffaello Sanzio, collettivi come gruppo nanou (www.grupponanou.it), Città di Ebla (www.cittadiebla.com), Teatropersona (www.teatropersona.it), Zaches Teatro (www.zachesteatro.com) hanno scavato percorsi personali attraverso una sorprendente nuova ondata di teatro visuale che sta esplodendo oltre i confini nazionali. Due altri gruppi importanti si trovano a Roma: Santasangre (www.santasangre.net) e Muta Imago (www.mutaimago.com) e usano le più moderne tecnologie per creare un ambiente performativo realmente differente.

DANZA E PERFORMANCE ART

Dopo 10 anni di attività come performer nella compagnia parmigiana Lenz Rifrazioni, Alessandro Sciarroni (www.alessandrosciarroni.it) ha avviato una carriera di artista solista nel 2003. Il suo lavoro si muove a metà strada tra danza e performance art; utlaunched a solo career in 2003. His work runs halfway between dance and performance art; Sciarroni è attualmente tra gli artisti italiani più conosciuti e apprezzati in Europa e altrove. In parte nella stessa direzioni viaggia il lavoro di CollettivO CineticO, diretto da Francesca Pennini (www.collettivocinetico.it), che oggi sta sperimentando intensivamente l’interazione tra i performer e il pubblico. Le coste del teatro danza sono presidiate da gruppi come Balletto Civile (www.ballettocivile.org), che dal 2003 porta avanti un intenso lavoro residenziale a Parma e La Spezia, la storica compagnia di Raffaella Giordano e Giorgio Rossi Sosta Palmizi (www.sostapalmizi.it) e il gruppo Aldes (www.aldesweb.org), che in Toscana controlla il lavoro di artisti come Roberto Castello e Ambra Senatore. Virgilio Sieni e la sua compagnia (www.sienidanza.it) sono, comunque, ancora molto attivi in Toscana, in tutta Italia e all’estero. Sieni è stato anche nominato direttore della Biennale Danza di Venezia fino al 2016. il coreografo Michele Di Stefano, alla guida del gruppo MK (www.mkonline.it) ha ricevuto il Leone d’Argento nel 2014 grazie a un intenso lavoro sul gesto e in interazione con nomi come William Forsythe. Tra danza e performance troviamo anche Kinkaleri (www.kinkaleri.it), un nome noto fin dagli anni Novanta.

DRAMMATURGHI

Spiro Scimone e Francesco Sframeli (www.scimonesframeli.org) compongono una delle compagnie più apprezzate all’estero. I testi di Scimone sono addirittura inclusi nel repertorio della Comédie Française. Fausto Paravidino ha lasciato il segno fin dai primi lavori come uno degli autori più interessanti, tuttora: i suoi drammi in “stile britannico” sono tradotti e messinscena in un ampio numero di teatri europei, così come quelli di Stefano Massini (www.stefanomassini.it), molto popolare in Francia e Canada. Mentre Michele Santeramo sta ultimando il suo quindicesimo testo e Lucia Calamaro (con lunghi e densi testi di intimità borghese) e il duo Deflorian/Tagliarini (una drammaturgia davvero innovativa che molto gioca sul dispositivo della narrazione dei fatti e della sua riproducibilità performativa) stanno vincendo premi nazionali, emergono nomi di giovani come Carlotta Corradi o Davide Carnevali, quest’ultimo trapiantato in Spagna e Germania e molto apprezzato già in tutta Europa.

'LehmanTrilogy' by Stefano Massini. Directed by Luca Ronconi. Piccolo Teatro Milano. Photo © Attilio Marasco
‘LehmanTrilogy’ by Stefano Massini. Directed by Luca Ronconi. Piccolo Teatro Milano. Photo © Attilio Marasco

COMPAGNIE STABILI

Non sono molti i gruppi che di fatto lavorano come una compagnia stabile, la maggior parte dei quali sono in grado di andare avanti grazie al fatto che dirigono uno spazio. È il caso del Teatro delle Albe (www.teatrodellealbe.com), storica compagnia di Ravenna (guidata da Marco Martinelli e Ermanna Montanari) che ha lavorato intensamente in progetti di comunità in Europa e in Africa. Teatro dell’Elfo e Teatri Uniti sono due tra i collettivi più longevi, uno di Milano, l’altro di Napoli. L’Elfo, che ha da poco compiuto 40 anni, dirige uno spazio omonimo nel centro di Milano, il Teatro Elfo Puccini (www.elfo.org), con tre sale e migliaia di spettatori ogni anno; Teatri Uniti (www.teatriuniti.it) è nata nel 1987 dalla fusione di tre famose compagnie e ancora mette in circolazione produzioni rilevanti in tutta Italia e all’estero (Toni Servillo è un membro). In 20 anni di attività, l’Accademia degli Artefatti (www.artefatti.org), diretta da Fabrizio Arcuri, ha cambiato radicalmente il proprio linguaggio, attraversando i campi del teatro visuale fino a un lavoro strettamente basato su testo e recitaziolne (dalla drammaturgia britannica a Brecht e Fassbinder), fino a una nuova definizione di teatro politico e coproducendo spettacoli con Vienna e Berlino. Motus (Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, www.motusonline.com) e Teatro Valdoca (Cesare Ronconi and Mariangela Gualtieri, www.teatrovaldoca.org) sono ancora in scena da più di trent’anni, con un lavoro fortemente politico e schierato in un caso, votato alla poesia e all’immagine nell’altro, mentre gruppi più giovani ma non meno potenti come i toscani Teatro Sotterraneo (www.teatrosotterraneo.it) e i pugliesi Fibre Parallele (www.fibreparallele.it) si dedicano uno a un grottesco teatro post-drammatico, l’altro a una più pura e nuda arte dell’attore e del testo. Quanto al teatro ragazzi, dove il lavoro più rilevante è svolto dal Teatro delle Apparizioni (www.teatrodelleapparizioni.it) di Fabrizio Pallara, ottimo anche per un pubblico di adulti, come quello di Compagnia Rodisio. Discorso a parte andrebbe fatto per il lavoro di Armando Punzo con la Compagnia della Fortezza. Questo artista ha dedicato 25 ani della propria carriera al lavoro con un gruppo di carcerati del carcere di Volterra, in Toscana. Ogni anno la cittadina ospita un festival, Volterrateatro, durante il quale – tra gli altri eventi – viene presentato il nuovo lavoro della Fortezza: il pubblico è invitato a entrare nel carcere, dove viene messo in scena lo spettacolo.

REGISTI E ARTISTI SOLITI

Insieme a Marco Baliani e Marco Paolini, Ascanio Celestini è il più celebre esempio di teatro di narrazione, uno stile emerso nei tardi anni Novanta. Dalla sua esplosione nel 2000, Celestini è diventato molto popolare anche grazie a romanzi e partecipazioni televisive. A fine marzo 2015 l’Italia ha perso una delle sue personalità più importanti, Luca Ronconi (www.lucaronconi.it). La sua cinquantennale carriera ha rivoluzionato il teatro di regia dopo Giorgio Strehler, sia in teatro che all’opera. Un altro regita molto noto è Giorgio Barberio Corsetti, ancora attivo e regolarmente invitato nei maggiori teatri d’Europa a firmare grandi successi. Altri nomi rilevanti sono quelli di Massimo Castri, Mario Martone, Valter Malosti, Gabriele Lavia, Carlo Cecchi. Massimiliano Civica può essere considerato un formalista in stile Peter Brook, che lavora molto a fondo con gli attori per estrarre la reale essenza della recitazione e dell’analisi del testo. Antonio Latella (www.antoniolatella.com) è molto famoso in tutta europa, (specialmente in Germania, Austria e Russia) come uno dei più coraggiosi sperimentatori sul campo, portando sul palco più di due produzioni l’anno, con la sua “semi-stabile” compagnia, Compagnia Stabile/Mobile. Insieme a Latella (e, ovviamente, a Castellucci), Emma Dante (www.emmadante.com) e Pippo Delbono (www.pippodelbono.it) possono essere indicati come gli artisti italiani che ottengono la più ampia distribuzione all’estero. Anche se la loro rilevanza è innegabile, speriamo che questo breve excursus abbia provato come l’Italia disponga di molti altri esempi.


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Thumbnail image by courtesy of Teatro Emilia Romagna Fondazione. ‘Ti regalo la mia morte, Veronika’. Directed by Antonio Latella. Photo © Brunella Giolivo

 

Published on 12 May 2015